Ultime dal forum

  • Nessun messaggio da mostrare.
  • Nessun messaggio da mostrare.

Calendario consulenze ed eventi

Nessun evento
Dicembre 2024
L M M G V S D
25 26 27 28 29 30 1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31 1 2 3 4 5

Ultimi articoli pubblicati




test psicologici in vendita TEST PSICOLOGICI, come nuovi, vendo
clicca qui per dettagli, prezzi e contatti
test psicologici in vendita
PDF Stampa E-mail
Valutazione attuale: / 10
ScarsoOttimo 
Mercoledì 24 Luglio 2013 13:41

DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO ED EMOZIONI

dsa“MI SCUSI, SONO DISLESSICO”.
Con l’espressione “Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), si fa riferimento ad un insieme di disturbi nella comprensione e nell'uso del linguaggio, sia parlato sia scritto, che si manifestano in una limitazione delle capacità di ascoltare, parlare, leggere, scrivere, ragionare e/o fare calcoli; tuttavia, non rientrano tra i DAS, le difficoltà di apprendimento derivanti da handicap visivi, uditivi e motori, da ritardo mentale, da disturbi emozionali, o da situazioni familiari e socioculturali svantaggiose. Inoltre va sottolineato che tali disturbi sono estremamente variabili: alcuni individui possono avere difficoltà solo nell'ambito della lettura e scrittura, altri solo nell'ambito del calcolo e della soluzione di problemi matematici, altri ancora possono fare fatica a comprendere ciò che gli viene detto, altri, infine, possono presentare difficoltà in più ambiti contemporaneamente. In effetti, quando si parla di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ci si riferisce a difficoltà che si riscontrano in particolare in 3 aree: lettura, scrittura, calcolo.
Al di là di cosa siano i DSA e di come si manifestino, molto più interessante è parlare del rapporto tra questi e gli aspetti emotivi che ne conseguono (ansia, demoralizzazione, vergogna, inadeguatezza etc.)
“Che senso ha impegnarmi così tanto se i risultati sono questi?”
Nel campo dei disturbi specifici dell’apprendimento, gli aspetti emotivi e relazionali vengono spesso posti in secondo piano soprattutto perché attribuita maggiore importanza al raggiungimento immediato dei risultati. Tuttavia,  continui fallimenti e insuccessi scolastici insieme alla compromissione del rapporto con i compagni, possono contribuire ad abbassare la percezione positiva di sé stessi provocando danni a livello di autostima e la messa in atto di reazione quali: evitamento, ansia da prestazione, chiusura, opposizione. Questo perché esiste un rapporto bidirezionale tra emozione e apprendimenti: se infatti da una parte i DSA possono causare un disturbo di tipo ansioso-depressivo e/o comportamentale, dall’altra il disturbo emotivo può creare interferenza con i processi di apprendimento. In questo quadro, l’emotività è poco controllata e può essere espressa attraverso alterazioni della condotta, passaggi all’atto, manifestazioni ansioso-depressive mentre le relazioni sociali possono essere inibite, ipercontrollate, superficiali, timorose ma possono presentarsi, all’interno di queste, anche comportamenti ribelli e disturbanti.
Tra tutte le emozioni che sono chiamate in gioco, l’ansia è sicuramente la più frequente ed è dovuta, principalmente, dalla tendenza di questi bambini a focalizzarsi in modo eccessivo sull’anticipazione dell’evento che sanno gli procurerà disagio; in particolar modo, si tratta dell’anticipazione cognitiva ed emotiva del giudizio degli insegnanti e dei compagni e della percezione che ogni sbaglio è irreparabile vivendo così su di sé ogni giudizio.
Inoltre, i bambini con DSA mostrano stili attributivi non funzionali alla motivazione: si sentono meno responsabili del loro apprendimento, persistono molto poco nei compiti assegnatigli attribuendo i loro insuccessi a fattori controllabili (scarsa capacità o intelligenza), mentre in caso di successo attribuiscono questo al caso o alla fortuna. Questa doppia situazione comporta passività, rassegnazione e “impotenza appresa” che rende inutile la messa in atto di comportamenti attivi per cambiare le cose.
In questo quadro, un aspetto fondamentale è quello relativo al ruolo sinergico dei genitori e insegnanti attraverso l’utilizzo di alcune accortezze come: adottare flessibilità didattica, esprimere calore e accettazione, costruire una relazione positiva dove trovino spazio alte aspettative nei confronti del bambino, curare attivamente le relazioni sociali tra il bambino con dislessia e i suoi compagni e scoraggiare forme di prevaricazione e/o atteggiamenti di bullismo.

dr. Alice Carella - Psicologa

 

avanti guarda il profilo professionale

indietro
Articoli dei professionisti




torna su

disturbi specifici dell'apprendimento ed emozioni | Servizi Psicologici On Line

 

Aggiungi commento

Il nome può essere il tuo o un nickname, l'indirizzo e-mail è richiesto ma non verrà pubblicato. Se sei un utente non registrato, il tuo commento verrà pubblicato dopo la moderazione da parte di un amministratore. Non usare i commenti per esporre casi personali, fallo nella bacheca utenti del forum, grazie.

Codice di sicurezza
Aggiorna

Login professionisti

Notifica messaggi privati

Non sei identificato sul sito.

Ultimo professionista registrato

Laura Marolla
psicologi -
    
Totale registrati : 3271
 343 visitatori online

Adesso in chat

  • Nessun utente in chat

Ultimi commenti aggiunti

  • ciao posso aiutarti cosa ti piacerebbe fare? tipo un hobby INTANTOprova ad ascoltare musica senza ...

    Leggi tutto...

     
  • Salve avevo una domanda è un anno che sono veramente incazzata con il mondo e vorrei modificare il ...

    Leggi tutto...

     
  • Chiedo scusa se scrivo sotto questo post non so dove si fa. Sono bipolare mi curo da 6 anni ma niente ...

    Leggi tutto...

Ultimi minisiti pubblicati

Iscriviti alla newsletter di SPOL

Resta aggiornato sulle nostre attività scegliendo la tua lista!