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ARGOMENTO: Vuoto

Vuoto 22/09/2013 11:52 #1

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Salve, sono Luca e ho 20 anni. La mia storia è un po' lunga e ringrazio anticipatamente chi vorrà addentrarsi nei miei dolori, che altro non sono che i miei cari problemi mentali.
Per quanto possa ricordare ho sempre avuto un problema con il cibo. Il pranzo e la cena sono il mio incubo, divento talmente nervoso che mangio lentoe poco. Prima di andare a tavola non faccio altro che pensare al cibo e quanto cibo dovrò mangiare e che non riuscirò a mangiare tutto. Quest'ansia alla fine si avvera e mangio poco e senza volerlo. Credo che sia dovuto al fatto che mia madre mi costringeva con la forza a mangiare da bambino, ho un ricordo di mio padre che mi mantiene e mia madre che mi infila il cucchiaio in bocca. Per fortuna che ricordo solo quello.Non riesco neanche ad andare a mangiare a casa di qualcuno, o al ristorante o al pub. Non riesco proprio a mangiare per paura di vomitare. Ma ovviamente i miei non sanno neanche che ho questo problema... Mentire mi riesce bene. Non l'ho mai detto a nessuno, perchè non credo nell'amicizia. O meglio ci credevo fino a fino a quando non ho frequentato le medie. I 3 anni peggiori della mia vita. Sono stato vittima di bullismo per tutti e 3 anni. Io contro 6 di loro. C'era il bullo che mi sfotteva e gli altri che non facevano niente. Io li consideravo amici. Loro invece mi ridevano in faccia. Ciò che mi faceva più male non era il bullo, erano le loro risate. Ho cercato di risolvere la questione 2 volte parlando con i professori, ma lal fine non facevano mai niente. Alla fine mi isolavo e l'isolamente è diventato la mia condizione primaria. Non facevano altro che farmi piangere,e si divertivano nel vedermi piangere. Adesso non riesco più a farlo, neanche con le cipolle. Anche in questa occasione i miei genitori non se ne sono mai accorti di nulla. Mi asciugavo le lacrime, mentivo e andavo avanti mentre la mia anima moriva. Mi ha portato ad essere nichilista e pessimista andando negli anni.
Adesso vorrei uccidere quel mio problema col cibo ma è troppo irrazionale.
Ho bisogno di aiuto. Se provassi a dirlo ai miei non mi crederebbero neanche. Ho questo sorriso parassita, che odio a morte. Mi fa apparire solare e sorridente, ma in realtà sono vuoto.
Ciò che mi ha spinto è la speranza, altra parola che odio, di un futuro differente da come lo immagino.
Immagino un futuro in cui sono solo; per colpa di questo probleme.
Ogni volta che vedo un modello di vita che vorrei, il mio problema mi porta alla realtà e mi dice che non portò mai viverlo perchè sono solo un malato mentale. E mi deprimo.
Adesso smetto, potrei continuare in eterno.
E' la prima volta che scrivo di questa situazione, e mi ha fatto bene, molto probabilmente ci sono riuscito perchè il sito è anonimo.

Ringrazio ancora

Saluti, Luca.

Vuoto 23/09/2013 15:56 #2


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Siamo contenti di poterti essere utili almeno permettendoti di esternare il tuo problema, il forum esiste per questo. Entrando un pò più nel merito, vorrei sapere se, a parte il segreto mantenuto con i tuoi genitori, hai mai pensato di rivolgerti a un professionista della salute mentale, magari passando prima dal medico di base, cosa che consiglio sempre. Sai che puoi chiedere una visita specialistica attraverso il medico di famiglia allo psicoterapeuta o allo psichiatra della tua ASP territoriale? Trovo corretta l'intuizione della relazione tra l'avversione per il cibo e i metodi di alimentazione ai quali sei stato sottoposto durante l'infanzia. Inoltre intravedo un atteggiamento di "impotenza appresa" rispetto alla possibilità di immaginare un futuro diverso, che ti obbliga a non tentare nemmeno di cambiare. Purtroppo il tuo problema, se non affrontato in maniera seria e sistematica, difficilmente regredirà spontaneamente, e sei ancora abbastanza giovane per poter recuperare e avere una vita e dei rapporti interpersonali soddisfacenti. Pensaci su.
Enzo Artale
Amministratore Servizi Psicologici On Line
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Vuoto 24/09/2013 09:16 #3

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Sono venuto a conoscenza di questo sito proprio perchè cercavo uno psichiatra nella mia zona. Non vorrei passare dal mio medico di base...
L'impotenza appresa in cosa si manifesterebbe? In una sorta di connivenza?
Si sono consapevole che i problemi mentali non regrediscono col passare del tempo, e vorrei tanto risolverlo. E già aver scritto in questo sito lo prendo come un passo avanti.

Vuoto 24/09/2013 15:16 #4


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Se cerca uno psichiatra o un altro professionista della salute mentale può fare una ricerca mirata andando nella sezione "ricerca prosfessionisti", oppure può usufruire delle informazioni presenti nella sezione "come scegliere il professionista giusto", nata a questo scopo. L'impotenza appresa è la convinzione intima di non poter migliorare la propria condizione, talmente radicata da indurci a rinunciare anche al pensiero di tentare tale miglioramento, è l'idea, cioè, che qualunque cosa facciamo sarà inutile perchè non siamo capaci o non meritiamo di migliorarci. Per quanto riguarda la possibilità di soluzione dei problemi mentali, non ho detto che non regrediscono col passare del tempo. In alcuni casi c'è una remissione spontanea, ma in altri casi il tempo non aiuta, quindi è meglio rivolgersi a qualcuno che possa facilitare la guarigione. Dipende sempre dal tipo di problema e dalle caratteristiche individuali.
Enzo Artale
Amministratore Servizi Psicologici On Line
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Vuoto 26/09/2013 15:11 #5

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  • Luca
Darò uno sguardo a quelle sezioni.
Credo che sia abbastanza vera la questione dell'impotenza appresa.
Volevo chiederle un'altra cosa, ovvero il mio problema con il cibo è come se venisse "svegliato all'improvviso"; mi spiego meglio. Quando si verificano determinate condizioni ecco che prende il sopravvento, ci ho fatto caso perchè ricordo che una volta andai per una settimana lontano da casa, e mangiano "normale" non mi si presentò quel mio problema( avevo si e no 10 anni). Poi ritornato a casa dissi tra me e me " sono guarito", ma giusto il giorno dopo ecco che l'abitudine ritornò. È possibile che casa mia, o l'ambiente di casa mia siano le condizioni da eliminare per eliminare il problema?

Vuoto 26/09/2013 19:28 #6


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L'avvento improvviso del malessere è la reazione a una situazione precipitante che funge da "grilletto". Quando il grilletto viene tirato, parte la risposta, che nel Suo caso sembra essere un disturbo del comportamento alimentare ma, ribadisco, "sembra". Sarà il professionista che consulterà in presenza a raggiungere una diagnosi precisa. L'intuizione della relazione tra la Sua casa e la reazione disfunzionale mi sembra corretta. Può trattarsi della casa, o di qualcosa che è in casa, o del rapporto con i Suoi genitori, ripeto, per dirlo con certezza bisogna approfondire un pò di più questi aspetti e farlo in un forum pubblico sarebbe fuori luogo.
Enzo Artale
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Vuoto 27/09/2013 18:40 #7

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  • Luca
La ringrazio ancora per le sue risposte.
Mi rendo conto che attraverso il web non si possa fare una diagnosi corretta, per ovvi motivi. Ma la sua gentilezza nel rispondermi mi rende felice.
Ho sempre voluto correggere questi miei disturbi, è adesso ho una volontà maggiore nel farlo. Però non credo che lo farà a breve, per probleematiche di altro tipo, dovrò conviverci per qualche altro anno.

Cordiali saluti
Luca

Vuoto 12/10/2013 19:00 #8

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  • Luca
salve sono ancora io.
Da quando ho scritto qui non mi accontento più della mai vita è come se avessi acceso una luce in una stanza buia, e adesso voglio che si riempia tutta la casa di quella luce. Ho detto ai miei di voler andare da uno psicologo perche voglio risolvere un problema mentale, dopo un po, di turbamento mi hanno risposto " vacci"; ma poi non c'è staro seguito. È come se non l'avessi detto. Vorrei veramente andarci ma ho bisogno del suo aiuto nel cercarne uno. Ho provato a seguire il suo consiglio, ovvero di vedere nelle sezioni che mi ha segnalato ma non ho trovato quello che cercavo.
Volevo chiederle come fare per andare da uno specialista della salute mentale dell'ASL poiché sicuramente non potrei permettermi uno privato, non so cosa devo fare, la prego di aiutarmi. Mi sono scocciato di vivere la vita che vorrei nei miei sogni.

Vuoto 14/10/2013 13:46 #9


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Per accedere a una visita specialistica presso una struttura pubblica ci sono sostanzialmente due strade, la prima è rivolgersi direttamente alla struttura pubblica in questione, per esempio l'ospedale a Lei più vicino, e chiedere come ci si prenota per una visita con lo psicoterapeuta (o psichiatra, secondo il tipo di servizio fornito dalla struttura), oppure fare la stessa cosa presso il consultorio di salute mentale più vicino a Lei, spesso però tali consultori sono interni agli ospedali, per questo Le dicevo prima di chiedere direttamente in ospedale. In alternativa potrebbe fare la stessa domanda, in presenza o via telefono all'ufficio relazioni con il pubblico, alla Sua azienda sanitaria provinciale di riferimento. La seconda via è chiedere al Suo medico di base, personalmente è la strada che preferisco perchè il medico di base, se La segue da tanto tempo, potrebbe anche darLe qualche consiglio più mirato per cercare una soluzione al problema. Se ha tempo e voglia, potrebbe dirci quali difficoltà ha incontrato nel reperire un professionista attraverso i servizi messi a disposizione dal sito? Ci sarebbe utile per migliorarne la fruibilità per gli utenti.
Enzo Artale
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Vuoto 21/10/2013 09:42 #10

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La ringrazio,
ho scritto su questo forum per non passare dal medico di famiglia, ma pare che sia la soluzione che dovrò adottare.

Nel " come scegliere il professionista giusto" presuppone che uno conosca l'entità del problema, ma non sapendo come classificare l'entità del mio problema non sono riuscito ad orientarmi.

Nel "ricerca del professionista" ci sono essenzialmente medici privati, e non sono risucito, forse per mia mancanza, a trovarne qualcuno dell'ospedale in quanto non tutti possono permettersi di pagarne uno privato.

Vuoto 21/10/2013 19:36 #11


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In effetti i professionisti che si registrano in SPOL creando un profilo professionale lo fanno proprio perchè sono privati, per pubblicità, uno degli scopi del sito è proprio questo. Quelli delle strutture pubbliche, se non li conosce di persona o di "fama", sono intanto un buon inizio, passare dal medico di famiglia è utile intanto per ottenere la richiesta di visita specialistica presso le strutture pubbliche, e poi perchè esponendo il problema anche a lui potrebbe già darLe qualche consiglio utile, i medici di famiglia hanno a che fare con pazienti con tutti i tipi di problemi possibili quindi qualcosa saprà dirLe di certo.
Enzo Artale
Amministratore Servizi Psicologici On Line
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