Salve, sono Luca e ho 20 anni. La mia storia è un po' lunga e ringrazio anticipatamente chi vorrà addentrarsi nei miei dolori, che altro non sono che i miei cari problemi mentali.
Per quanto possa ricordare ho sempre avuto un problema con il cibo. Il pranzo e la cena sono il mio incubo, divento talmente nervoso che mangio lentoe poco. Prima di andare a tavola non faccio altro che pensare al cibo e quanto cibo dovrò mangiare e che non riuscirò a mangiare tutto. Quest'ansia alla fine si avvera e mangio poco e senza volerlo. Credo che sia dovuto al fatto che mia madre mi costringeva con la forza a mangiare da bambino, ho un ricordo di mio padre che mi mantiene e mia madre che mi infila il cucchiaio in bocca. Per fortuna che ricordo solo quello.Non riesco neanche ad andare a mangiare a casa di qualcuno, o al ristorante o al pub. Non riesco proprio a mangiare per paura di vomitare. Ma ovviamente i miei non sanno neanche che ho questo problema... Mentire mi riesce bene. Non l'ho mai detto a nessuno, perchè non credo nell'amicizia. O meglio ci credevo fino a fino a quando non ho frequentato le medie. I 3 anni peggiori della mia vita. Sono stato vittima di bullismo per tutti e 3 anni. Io contro 6 di loro. C'era il bullo che mi sfotteva e gli altri che non facevano niente. Io li consideravo amici. Loro invece mi ridevano in faccia. Ciò che mi faceva più male non era il bullo, erano le loro risate. Ho cercato di risolvere la questione 2 volte parlando con i professori, ma lal fine non facevano mai niente. Alla fine mi isolavo e l'isolamente è diventato la mia condizione primaria. Non facevano altro che farmi piangere,e si divertivano nel vedermi piangere. Adesso non riesco più a farlo, neanche con le cipolle. Anche in questa occasione i miei genitori non se ne sono mai accorti di nulla. Mi asciugavo le lacrime, mentivo e andavo avanti mentre la mia anima moriva. Mi ha portato ad essere nichilista e pessimista andando negli anni.
Adesso vorrei uccidere quel mio problema col cibo ma è troppo irrazionale.
Ho bisogno di aiuto. Se provassi a dirlo ai miei non mi crederebbero neanche. Ho questo sorriso parassita, che odio a morte. Mi fa apparire solare e sorridente, ma in realtà sono vuoto.
Ciò che mi ha spinto è la speranza, altra parola che odio, di un futuro differente da come lo immagino.
Immagino un futuro in cui sono solo; per colpa di questo probleme.
Ogni volta che vedo un modello di vita che vorrei, il mio problema mi porta alla realtà e mi dice che non portò mai viverlo perchè sono solo un malato mentale. E mi deprimo.
Adesso smetto, potrei continuare in eterno.
E' la prima volta che scrivo di questa situazione, e mi ha fatto bene, molto probabilmente ci sono riuscito perchè il sito è anonimo.
Ringrazio ancora
Saluti, Luca.