Cara Utente,
la sua reazione no, non è spropositata, come mai potrebbe esserlo?
Quello che ha perso non è solo il suo compagno di vita ma è la vita con lui, tutto ciò che rappresentava, i sogni, i progetti, le aspettative, le necessità, le parole e il contatto fisico.
Non penso ci possa essere un tempo per tutto ciò, non penso che ci possa essere qualcuno che le possa dire come affrontare il suo dolore. Umilmente quello che sento dalle sue parole è la presenza di un forte muro che lei ha costruito per superare questo momento, una reazione che reputo normale.
Le chiederei invece di provare ad abbattere questo muro: ascolti il suo dolore, lo senta, è giusto sentirlo, è giusto sentirsi persa. Lo ascolti per affrontarlo e per uscirne più forte di prima.
Ricomincerà a vivere, questa è una banalità me ne rendo conto ma è quello che accadrà, ricomincerà a vivere tenendo sempre accanto questa esperienza e questo dolore, nessuno glielo toglierà.
Da professionista le consiglierei comunque di valutare l'ipotesi di cercare nella sua città un gruppo di auto-mutuo aiuto per poter condividere il suo dolore e per poter scoprire che non è sola.
Un caro saluto,
Dott.ssa Valentina Mossa
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