In data 15/05/2017 ho inviato la seguente e-mail al presidente e ai consiglieri del CNOP. Sono benvenuti commenti, correzioni, critiche, aggiornamenti, ecc.
"Al presidente:
Fulvio Giardina
Ai consiglieri :
Alessandro De Carlo
Virginia Avesani
Riccardo Bettiga
Lisa Cacia
Roberto Calvani
Antonio Di Gioia
Luisa Langone
Alessandro Lombardo
Nicola Malorni
Lauro Mengheri
Alessandra Micalizzi
Sara Piazza
Nicola Piccinini
Luca Pierucci
Angela Maria Quaquero
Di Iullo Tancredi
Egregi consiglieri, mi appresto a chiedere la riiscrizione all'albo dopo alcuni anni di cancellazione volontaria. Ricomincerò fornendo esclusivamente prestazioni professionali a distanza tramite i due siti web con i quali ho cominciato nel 2007, studiovirtualedipsicologia.com e servizipsicologici.com. Il primo è antecedente alla prima versione delle linee guida per le prestazioni psicologiche a distanza emanate dal CNOP. Entrambi sono con ogni probabilità stati consultati dal CNOP per la redazione delle prime due versioni delle linee guida finora emanate, in questi anni hanno fatto da modello per gli ormai innumerevoli siti web dei colleghi che lavorano on line e, in alcuni casi, sono stati oggetto di spudorati plagi da parte di colleghi con poca voglia di creare da sè il proprio ambiente di lavoro o i propri slogan.
Nonostante la cancellazione dall'albo, ho seguito costantemente gli aggiornamenti pubblicati sul sito del CNOP relativi alla professione in generale e alle nuove linee guida di prossima pubblicazione in particolare. Nell'ultimo video pubblicato a tal proposito, ho sentito qualcosa che, francamente, mi ha preoccupato. Il presidente dell'ordine della regione Campania, nonchè consigliere nazionale, parlava di "bollini" da applicare ai siti web degli psicologi che forniscono prestazioni on line. Non vorrei che si trattasse di un ennesimo livello di certificazione burocratico/formativa, soprattutto se a pagamento. Mi permetto di rammentarVi, a prescindere dall'argomento "bollini", quali sono i costi che deve affrontare uno psicologo, psicoterapeuta o non psicoterapeuta, come nel mio caso, libero professionista che fornisce le sue prestazioni professionali a distanza:
- tassa annuale iscrizione albo
- assicurazione professionale
- previdenza professionale
- utenza telefonica/internet
- mantenimento dominio sito web (costo di base + eventuali servizi associati come antispam, antivirus, firewall, parole chiave, offuscamento dati whois, ecc.)
- mantenimento database sito web (costo base + eventuali servizi associati come backup periodico, ecc.)
- eventuale acquisto, aggiornamento e assistenza di uno o più software implementati nel sito necessari all'erogazione dei servizi on line (ci sono quasi sempre)
- assistenza webmaster per gestione aggiornamenti sito
- commercialista per gestione contabilità e dichiarazione dei redditi
- commercialista (o acquisto, aggiornamento e assistenza software) per trasmissione dati a STS
- commercialista (o acquisto, aggiornamento e assistenza software) per emissione fatture elettroniche per chi lavora con la pubblica amministrazione
- eventuali corsi di formazione per aggiornamento professionale (se non gratuiti)
- tasse sul reddito
Ripeto, ho citato solo i costi che deve affrontare uno psicologo che lavori esclusivamente tramite web, se poi lavorasse anche con uno studio in presenza dovrebbe aggiungere:
- affitto o, se di proprietà, tassa di proprietà per lo studio
- canone servizio idrico
- tassa sui rifiuti
- costi di gestione professionali (materiale di cancelleria, acquisto o abbonamento per somministrazione on line di test, ecc.)
- canone pos
- altri costi di gestione dei locali (spese di condominio, servizi di pulizia, ecc.)
- altri costi relativi a situazioni particolari, come inserzioni pubblicitarie, e altri che probabilmente ignoro o ho dimenticato
Tutti questi costi, la gestione dei quali oltre alla parte economica richiede anche molto tempo, gravano sul libero professionista a fronte di NESSUNA ENTRATA FISSA GARANTITA e senza nessuna possibilità di rimborso, se non per quella esigua parte che si può detrarre in dichiarazione dei redditi.
A dire il vero trovo una grave carenza, nell'ambito dei comitati interni al CNOP, che non ne sia ancora stato creato uno che si occupi specificamente delle esigenze dei colleghi che lavorano esclusivamente come liberi professionisti, che tra altro rappresentano la maggior parte di un'offerta di servizi che cresce a ritmi tanto abnormi quanto fuori da ogni logica di mercato.
Ribadisco dunque l'auspicio che i "bollini" di cui sopra non si traducano in un ulteriore obbligo economico, peggio ancora se periodico. Non mi risulta del resto che altri ordini professionali tra i 27 presenti in Italia, i cui iscritti forniscono prestazioni a distanza, cioè ormai praticamente tutti, abbiano optato per il sistema dei bollini. Una scelta simile, dopo l'invenzione della formazione continua obbligatoria, che ci rende di fatto studenti a vita a beneficio non degli utenti ma dei mercanti di formazione e, in ultima analisi, delle casse dello Stato, sarebbe infatti interpretata come cannibalismo professionale, e a nulla varrebbe mascherarla da ennesima "urgenza formativa".
Finchè gli albi professionali esisteranno, l'unico criterio di riconoscibilità della nostra professionalità dev'essere l'iscrizione all'albo, a prescindere dall'ambiente in cui tale professionalità viene esercitata, a meno che non si intenda creare bollini specifici per ogni ambiente di lavoro. Ci sarebbero infatti utenti che, dopo essersi informati e aver preso il primo contatto con il professionista via web, come ormai avviene quasi sempre, si aspetterebbero di ritrovare gli stessi criteri di riconoscibilità professionale anche negli studi professionali in presenza.
Rimango a disposizione per qualunque richiesta di approfondimento o confronto sugli argomenti trattati in questa comunicazione, che verrà pubblicata in forma di lettera aperta anche nella bacheca professionisti di servizipsicologici.com a beneficio dei colleghi interessati. Qualunque risposta, commento o critica alla presente sarà bene accetto, anzi, chiedo preventivamente ai consiglieri che riterranno opportuno rispondere, il permesso di pubblicare le loro risposte nel suddetto forum, come ulteriore forma di informazione e trasparenza nei confronti dei tantissimi colleghi direttamente o indirettamente interessati agli sviluppi di questo argomento. Cordiali saluti.
Enzo Artale
P. S. Il video e gli indirizzi e-mail dei destinatari sono pubblici e reperibili agli url
www.psy.it/lintervento-psicologico-tra-l...-45-maggio-2017.html
www.psy.it/organigramma
La consigliera Anna Maria Ancona non ha pubblicato l'indirizzo e-mail nel curriculum
I consiglieri Antonella Bozzaotra, Fortunato Campolo e Alessandro Trento non hanno pubblicato nel sito del CNOP il loro curriculum"
Al momento nessuno dei destinatari ha ritenuto opportuno rispondere nè pubblicamente nè in privato.