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ARGOMENTO: Vuoto e silenzio

Vuoto e silenzio 10/09/2013 14:38 #1

  • Avatar di Anonimi
  • Anonimi
Ciao a tutti, mi chiamo Luna,
sono naufragata in questo forum per chiedere consiglio riguardo a ciò che mi assilla..
Ho avuto una vita difficile, mia madre è morta quando ancora ero adolescente (ho 35 anni) e con lei sono spariti tutti i miei sogni, dalla mia vita non ho più avuto nulla di ciò che sognavo e volevo ed ora mi ritrovo a non trovare un senso al mio presente..
Ho un lavoro, che non mi gratifica economicamente (ciò che guadagno non basta alle spese e arrivo a fine mese senza un centesimo) e anzi, sfrutta le mie capacità senza possibilità alcuna di ricompensa di merito. Malgrado questo è un posto fisso. Non ho nessuna famiglia, nessun punto di riferimento (mio padre si è rifatto una vita con una straniera e non ci frequentiamo.. e con gli altri parenti non c'è rapporto).

Ho un compagno, ci amiamo e siamo insieme da molti anni, ma non ci sposeremo mai credo e non avremo figli (per motivi che non vado ad approfondire)

Cosa devo fare? Lasciare questo lavoro per avventurarmi in qualcosa di diverso cercando di concretizzare anche in parte uno dei miei sogni e ritrovare un po' di gratificazione? Oppure abbassare la testa e continuare così? come si può essere felici quando non si trovano elementi positivi a cui aggrapparsi?

grazie a tutti per le risposte..

Vuoto e silenzio 11/09/2013 14:02 #2


  • Messaggi:840 Ringraziamenti ricevuti 17
  • Avatar di Enzo Artale
  • Enzo Artale
  • Amministratore
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Il Suo è un dilemma importante, che si pone in un momento cruciale, a metà (più o meno) della propria esistenza, come Dante perso nella "selva oscura". E' la fase durante la quale qualcosa ci suggerisce, forse maliziosamente, che quei treni, che ci sono passati davanti in quantità fino a poco tempo prima, a breve non passeranno più, lasciandoci per sempre nella stessa stazione. Io non sarei così assolutista. In tempi di così detta crisi c'è gente che per un lavoro come il Suo, per quanto lontano dai Suoi sogni, metterebbe la firma a vita. D'altro canto rinunciare ai sogni è un pò come rinunciare a vivere. Credo dovrebbe calcolare se il gioco vale la candela, inventariare ciò che ha e ciò che vorrebbbe e poi pesare il contenuto dei due piatti, ma sia realista! Se continuiamo a guardarci intorno e non rinunciamo ai nostri sogni potremmo scorgere ancora qualche treno, che potremmo prendere al volo solo se ci liberiamo dalle paure che ci hanno impedito di farlo in passato. Si sente in grado di liberarsi di tali paure? O potrebbe, forse, scoprire che con qualche piccola integrazione, la Sua vita attuale non è poi così insoddisfacente?
Enzo Artale
Amministratore Servizi Psicologici On Line
www.studiovirtualedipsicologia.com
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