Salve!
Ho diciotto anni e non mi sento bene emotivamente. Ho parecchi problemi ad instaurare relazioni affettive con gli altri ed a mantenerle stabili. È una cosa che mai mi è riuscita.
Il vero problema è che spesso mi sento anormale. Perché non riesco a godermi la vita come fanno i miei coetanei e perché cose che sembrano non turbare gli altri mi straniscono. Ho un'autostima bassa. Le mie mancanze mi fanno stare male da impazzire.
Non riesco a far capire alle persone che mi stanno vicino ciò che non va, il che mi trascina in un vortice di incomprensione e risentimento che sembra travolgermi. Travolgermi ed annullarmi. Così finisco con il racchiudermi nella mia mente e pensare tanto, troppo a qualsiasi cosa.
Penso così tanto che finisco con utilizzare (anzi dovrei dire abusare) il pensiero come arma contro l'esterno.
Qualcuno mi ha definita passiva. Penso sia vero. Ma vorrei avere conferme o almeno trovare qualcuno che possa capire ed aiutarmi a gestire questa mia inquietudine che si nasconde dietro una falsa calma.
Stasera mi sento più sola del solito, ma ho deciso di uscire dal mio isolamento e sfogarmi qui.
Scusate, sono stata prolissa. Ma vedete non riesco a parlare di confusione in modo chiaro e conciso. Soprattutto perché si tratta della mia di confusione.

Tra i difetti che ha elencato mi lasci evidenziare un Suo grande pregio: sa scrivere, molto efficacemente; è una dote sempre più rara, soprattutto per una persona della Sua età, altro che non riuscire a spiegarsi in modo chiaro! La Sua condizione non è particolarmente grave ed è più frequente di quanto pensa. Ci sono le persone superficiali, la maggior parte, e quelle più riflessive, che pensano di essere strane, in poche, quindi temono che aprendosi al mondo e facendosi conoscere per quello che sono verranno isolate, emarginate, allora decidono di soffrire in silenzio, mentre senza tali paure scoprirebbero probabilmente che non sono poi così poche e che magari proprio lì vicino c'è qualcun altro come loro. Qualcuno che la capisce e che può aiutarLa c'è sicuramente, basta guardarsi un pò intorno, oppure può farlo in maniera più mirata, per esempio chiedendo un consulto con uno psicologo. Non fa male andarci almeno una volta, o magari ci ha già provato?

Grazie mille dottore per il complimento e grazie per aver risposto.
Non sono ancora stata da uno psicologo, ma sono intenzionata a richiedere un consulto, soprattutto perché tendo a somatizzare l'ansia e l'insofferenza che provo dentro.
Mi rendo conto che la mia condizione non è così insolita.
Però questa consapevolezza non sempre mi aiuta. Certi giorni mi sembra di essere davvero vuota e trovo tantissime difficoltà a comunicare come mi sento.
Forse devo solo incontrare qualcuno che capisca davvero.
Ad ogni modo, la sua risposta mi ha fatto riflettere. La ringrazio tanto ancora.