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ARGOMENTO: problemi con i genitori

problemi con i genitori 14/09/2013 09:55 #1

  • Avatar di rosy
  • rosy
salve è la prima volta che scrivo su questo portale ... Ho 18 anni sono una studentessa da poco diplomata, a breve dovrò iniziare l'università e ho tante preoccupazioni per la testa. Vi contatto per raccontarvi la mia storia e per ricevere un consiglio. Sono sempre stata una ragazza tranquilla, non parlo molto, solo quando devo e spesso sono molto insicura. Ho provato a superare le mie insicurezze con la crescita, ottenendo però pochissimi risultati. Il rapporto con i miei non è mai stato dei migliori. Sono la prima figlia femmina, poi ho una sorella più piccola di 4 anni. Ho sempre cercato di assecondare i miei genitori e di aiutarli il meglio possibile, dato che viviamo in una situazione spiacevole in famiglia(abbiamo una casa in comune con i miei nonni, e ciò ci crea tante limitazioni, come orari, uscite e spesso litigi). Non ho mai preteso tanto perchè mi sento abbastanza fortunata ad averli, insomma sono due bravissime persone, però non capisco perchè non riescono a dialogare con me senza giudicarmi o alzare la voce :( ... la coa mi rattrista tanto ...
Quando ero più piccola, parlavo sempre con loro, soprattutto con mio padre avevamo un bel legame. Poi con il passar del tempo, nell'estate del 2010 ho conosciuto un ragazzo che frequentava la mia stessa scuola, lui era più grande di me di due anni, io all'epoca avevo 15 anni, non ne parlai subito con mamma perchè sapevo che non sarebbe mai stata daccordo. Ma poi un pomeriggio una cliente di mia amdre ci vide assieme in strada, e questa con tutta la cattiveria che aveva nel cuore e nelle vene, raccontò a mia madre di avermi vista. Ebbi una grande scenata, non solo da mia madre, ma anche da mio padre che mi schiaffeggiò. Assicurai dopo qualche giorno che lo avevo lasciato, ma in realtà decisi di rimanere con lui in segreto. Mi piaceva davvero tanto, non volevo separarmi. Qualche mese dopo i miei mi sorpresero con lui in strada e ci fu la seconda scenata più brutale della mia vita. Papà mi diede della bugiarda, della strxxxa, e anche di peggio.. Rimasi chiusa in casa per 3 mesi potevo solo andare a scuola al mattino, e controllavano che tornassi puntuale a casa verso pranzo .. io e quel ragazzo decidemmo di lasciarci perchè le cose tra noi non andavano più come un tempo: si accavallavano i litigi. Rimasi sola. Dopo tre mesi ripresi ad uscire con le amiche, ma soffrivo tantissimo, persi 6 chili, non mangiavo più con tanta voglia, ero depressa, mi sentivo sola, piangevo, non mi piaceva come vivevo. Alla fine dell'anno scolastico, io e quel ragazzo cominciammo a riavvicinarci: tornò il sorriso sul mio volto, per me fu davvero un periodo felice. Riprendemmo a gradi per non rischiare nella nostra relazione vivendo così due anni assieme, però senza dire mai nulla ai miei, uscivamo assieme, con i nostri amici, continuavamo a frequentare la scuola e a prender bei voti. Allora un giorno dopo qualche mese ai miei 18 anni,avevo una voglia matta di parlare con mia madre, le raccontai che ero rimasta con lui, che ci volevamo bene, che lui andava all'università e che seppure io avessi scelto una strada diversa dalla sua, saremmo rimasti assieme. La sua risposta fu:'che devi fare, siete troppo giovani, vi lascerete, ... poi la mamma non mi è nemmeno tanto simpatica, non lo dire a tuo padre!'. Per un pò di tempo non lo dissi a papà,ma la cosa mi faceva star male e sembrava ingiusto far tenere a mamma un fardello così grande nel cuore, quindi prima che lo facesse lei, lo feci io. Da tempo, infatti, mio padre cominciava a farmi discorsi riguardo al fatto che dovessi trovarmi un ragazzo che mi volesse bene, dopo più volte che mi fece lo stesso discorso decisi di fidarmi e quindi gli dissi: ' papà io ho già qualcuno che mi vuole bene e mi piace tanto' .. non disse più nulla, poi mi chiese chi fosse ecc e io gli dissi che studiava come me, ma che non mi andava di dire chi fosse.Mi lasciò in pace. Il giorno dopo avevo una festa di un mio amico e quando gli chiesi se potevo andare lui mi chiese se veniva anche questo ragazzo, io risposi Sì. e allora lui mi disse vai ma ti vengo a prendere alle 10:30. Premetto che la mia famiglia è molto vigile sugli orari per i problemi che abbiamo con mio nonno e la casa, solitamente loro non mi fanno ritirare oltre le 23:30 per evitare che mio nonno faccia casino. Quando però papà mi limitò ulteriormente gli orari mi sentii tradita. Limitarmi l'orario solo perchè c'era anche il ragazzo che amavo era folle. Già per me è un problema ritirarmi alle 23 quando invece i miei amici vanno via massimo mezzanotte, figuriamoci le 22, ho 18 anni, non 13! Mi arrabbiai, lui capì di aver sbagliato con me, e mi disse che mi sarebbe venuto a prendere al solito orario. Ma stufa e adirata, decisi di non andare più!La settimana successiva uscìì con il mio ragazzo, uscimmo con la macchina mangiammo una pizza e mi accompagnò al posto dove papà viene a prendermi di solito(non ho mai capito perchè, ma penso sempre per il problema di nonno, mio padre non ha mai voluto farmi accompagnare da altri a casa). Facevamo sempre così ogni sabato, ma quel sabato mio padre mi vide con lui e andò su tutte le furie. Volarono parolacce, minacce di non farmi più studiare e di cacciarmi di casa.. disse 'se vuole sposarsi, faccia pure, ma con me non avrà più niente a che fare!' ... Fu un periodo bruttissimo per me. Continuò a farmi uscire però me lo faceva pesare mi diceva 'proteggi la tua intimità!' (io e il mio ragazzo nonostanti stiamo assieme da tanto tempo, non abbiamo mai fatto sesso, un pò per paura, un pò perchè inesperti, siamo cresciuti assieme, un pò perchè a noi non piace correre). Alla fine mi obbligo ad uscire solo dalle 17 fino alle 21, non permettendomi di uscire la sera, ora sono passati tre mesi e sta storia va avanti così. Quando mi chiedono con chi esco rispondo molto vagamente, come avete potuto capire le poche volte che ho tentato di parlare con loro, o non mi rispondevano o volavano parolacce e alzavano la voce ... sono un pò stufa, perchè sono l'unica tra le mie amiche ad avere un rapporto così con i miei. Vedo le mie amiche parlare con le loro madri con grande disinvoltura di queste cose, io solo una volta ho provato a parlarne con mamma e anche lei mi ha messo davanti ad un bivio università o ragazzo, ma poi non mi ha detto più niente e mi ha lasciato fare, sempre di nascosto, io invece non vorrei più nascondere nulla. Ho 18 anni ... a breve 19, sto crescendo e non vorrei continuare così, vorrei che anche mamma facesse uno sforzo con me, che mi chiedesse, che ci provasse, ma a lei sembra non interessarle o non essere daccordo. Mio padre invece resterà stupido a vita ... ci ho perso le speranze, aspetto dei vostri consigli .. :)

problemi con i genitori 14/09/2013 18:01 #2

  • Avatar di Anonima
  • Anonima
Ciao Rosy sono una ragazza di diciotto anni,pure io vivo una storia simile alla tua, un pò peggio. Ti racconto brevemente sono fidanzata e ai miei non piace il mio raga, e tutti i giorni sto chiusa nella mia stanza e posso vedere il mio raga solo di pom uscendo al mio paese a piedi, con freddo, pioggia, caldo... non siamo potuti andare al mare, a una festa niente. e io sto tentando di scappare da casa xk la vita una è, e vuole vissuta nei migliori dei modi. tu l università al tuo stesso paese la frequenti??? ciao un bacione
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