Sarò altrettanto conciso: Lei ha davanti a sè tre opzioni, la prima è continuare ad andare avanti come ha fatto finora, cercando di valorizzare il più possibile quei lati positivi, benchè rari, della personalità di Suo marito e sorvolando, ancorchè difficile, sugli altri. La seconda è provare a portare Suo marito da un consulente matrimoniale, tentando di convincerlo facendo leva sul fatto che si tratterebbe di un semplice colloquio, che lo farebbe per Lei perchè è Lei ad averne bisogno e non lui ad essere malato, ma ha bisogno di lui perchè quella in discussione è la vostra coppia, quindi se anche lui ci crede ancora dovrà accettare, altrimenti dovrà ammettere che non ci crede più, e a questo punto entra in gioco la terza opzione. Fallite le prime due, l'ultima possibilità consiste nel prendere in considerazione la separazione. Per quanto triste ammetterlo, alcune storie non possono durare per sempre e a un certo punto, quando il proprio equilibrio mentale è messo a dura prova, bisogna prenderne atto e trarne le dovute conseguenze.