Salve a tutti. È la prima volta che scrivo su un forum. Vorrei parlarvi della mia vita che secondo me sta diventando un vero e proprio problema. All'età di 13 anni conobbi un ragazzo, che da lì a poco sarebbe diventato il mio fidanzato. Non sto ascendere nei dettagli poiché non mi sento pronta, ma ci sono stati parecchi problemi già a partire dal sesto mese che stavamo insieme. Forse questi problemi mi hanno portato ad inveire continuamente con lui, ma la storia continuò per 5 anni e mezzo. Dopodiché ci lasciammo per una discussione banalissima e lui si mise con un'altra ragazza. Adesso il mio problema da due anni a questa parte èche non riesco ad andare avanti! Per ogni passo che faccio in avanti ne rifaccio altri 100 indietro! Non capisco se è perché io non abbia avuto un confronto con lui oppure perché forse ancora lo penso e sono rimasta legata a quel sentimento. Quasi ogni notte lo sogno, parlo di lui quasi ogni giorno, non riesco a intraprendere una relazione con nessuno ( incolpo anche la fortuna a volte ma so che non c'entra nulla) . sembra che da quando lui se ne sia ndato la mia vita si fosse fermata a quell'istante. Non riesco aad andare avanti e molto spesso ho crisi di ansia , panico e mi sento inferiore a tutti. Vorrei semplicemente capire il.mio blocco da cosa dipende? E soprattutto come devo riuscire ad andare avanti come?!

Per quanto riguarda le crisi di panico, se Le sono state diagnosticate da un professionista della salute mentale o da un medico, dovrebbe chiedere a lui, se non lo avesse ancora fatto, il percorso terapeutico più indicato. Per quanto riguarda invece il "blocco", credo che Lei sia giunta alla conclusione che il suo ex ragazzo fosse l'unico uomo in grado di farla felice. Conclusione abbastanza strana, considerati i problemi nella relazione che sembra abbiate avuto fin dall'inizio. In ogni caso, probabilmente parlare di lui tutti i giorni contribuisce ad alimentare in Lei speranze forse infondate. Le consiglio di provare a evitare di parlare di lui, di frequentare persone che parlano di lui e così via, anche di pensarlo, se possibile, per un periodo sufficiente a farLe capire se è davvero di lui che ha bisogno o se si tratta solo di un basso livello di autostima. Provi a distrarsi e, se non ci riesce, provi a parlarne al Suo medico di base.