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ARGOMENTO: ho bisogno di qualcuno con cui parlare

ho bisogno di qualcuno con cui parlare 31/12/2016 00:55 #1

  • Avatar di Anonimi
  • Anonimi
Ciao, mi chiamo Giulia e ho 18 anni. E' da quasi un'anno che dentro di me sta succedendo qualcosa di strano, non mi sento più come prima, come se tutto quello che prima era importante ora non lo è più, non sento di avere più bisogno di nessuno,ho perso tantissime amicizie in quest'ultimo periodo e quelle che mi sono rimaste non ho voglia neanche di contattarle, quando la mia amica mi chiede di uscire sono più le volte che mi invento una scusa per stare a casa, a casa è l'unico posto dove mi sento al sicuro, ho il terrore e l'ansia di uscire da casa, a volte sono obbligata ad uscire perchè la mattina devo andare a scuola, solo quando esco per uscire con mia madre sembra come se l'ansia rallentasse ma non mi abbandona comunque. Quando dico di avere il terrore di uscire non è perchè ho paura che fuori casa mi potrebbe succedere qualcosa di pericoloso è solo che a casa mi sento al sicuro e fuori non avrò mai questa sensazione, prima di un anno fa non era cosi non so sinceramente cosa sia cambiato, so solo che la mia vita non può continuare così, vorrei, ma se penso razionalmente mi rendo conto che non è vita. Mi scuso in anticipo per gli errori grammaticali, e probabilmente per qualche frase senza senso.

ho bisogno di qualcuno con cui parlare 02/01/2017 12:37 #2

  • Avatar di Anna Mostacci
  • Anna Mostacci
Gentile Giulia,
la sua età è fonte di continui ed importanti cambiamenti che possono determinare stati emotivi di confusione, paure, emozioni contrastanti. Dunque, da una parte c'è questo e da una parte ci sono le esperienze che si fanno che possono creare turbamenti.Leggendo il suo post mi sembra di intravedere un tentativo di voler tornare nell'ambito sicuro del nido materno, come se la realtà fuori questo nido appaia come faticosa e un pò spaventosa. Il mio suggerimento è di provare a parlarne anche con la sua famiglia, di esternare i suoi timori, le sue paure. Può anche informarsi se presso la sua scuola esiste uno sportello di ascolto psicologico per gli studenti e parlarne con la psicologa. Anche fare qualche sport di gruppo l'aiuterebbe. Lei sta per sbocciare come giovane donna e questo può fare paura e anche cercare il ritiro relazionale dai propri pari, ma se non ha subito particolari traumi con le amiche o fuori, forse questa "crisi" è una crisi di crescita, l'importante è che piano piano con i suoi tempi, Lei si apra nel dialogo.
Spero di averle fornito degli spunti di riflessione

ho bisogno di qualcuno con cui parlare 02/01/2017 19:34 #3

  • Avatar di Anonimi
  • Anonimi
Grazie davvero per i suoi consigli, ne farò tesoro!
Non credo di aver avuto dei traumi, l'unica cosa vicino ad un trauma potrebbe essere il fatto che mio padre quattro anni fa se ne è andato di casa? Quando era ancora a casa eravamo molto legati anche se passavamo poco tempo insieme a causa del suo lavoro, poi quando se ne è andato ha dato tutta la colpa a mia madre dicendo che era tutta sua la colpa ecc.. ma poi abbiamo scoperto che era tutta una scusa visto che lui aveva un'altra e subito dopo è andato a vivere con lei, i primi tempi litigavamo spesso e ci urlavamo al telefono brutte parole ma molte cose le ho rimosse proprio dalla memoria,poi con il passare del tempo le cose diciamo che si sono civilizzate, ora ogni tanto vado a casa sua con mia sorella ma molto raramente, e le poche volte che parliamo tramite messaggio lui mi chiede solo 'che fai? come stai?' ma niente di più, penso di non averlo mai perdonato del tutto per quello che ha fatto, probabilmente perchè non mi ha mai chiesto scusa e non si è mai preso le responsabilità per le sue azioni.

ho bisogno di qualcuno con cui parlare 03/01/2017 08:50 #4

  • Avatar di Anna Mostacci
  • Anna Mostacci
La ringrazio per il riscontro. Vorrei solo aggiungere - con i limiti di un consulto orientativo che non sostituisce la visita diretta - che forse in Lei c'è questo senso di abbandono da elaborare per poter riprendere in mano le fila della sua giovane vita. La figura paterna è fondamentale per l'apertura alla realtà, al mondo, alla propria progettualità, ma la cosa importante è che si può perdere un marito (riferito a sua madre) ma non si perde il proprio padre se si è disposti, come figli, ad entrare in comunicazione con lui. Suo padre sarà sempre tale, sta a Lei mantenere e - nel suo caso - intensificare il rapporto comunicativo dialettico e affettivo con lui.
La saluto con affetto
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