Non ce la faccio più. Sto avendo pensieri suicidi da qualche tempo ma non voglio dare un così grande dispiacere ai miei genitori.
Ciao, sono una ragazza di 23 anni che soffre da anni di depressione e ansia paralizzante.
Alle superiori ho iniziato a staccarmi da tutti e trascorrere sempre più tempo in camera al buio.
Sono stata in terapia per qualche mese tempo fa e, lì per lì, sembravo essere migliorata.
Ciclicamente però torno a fare i conti con la depressione.
L'ansia, invece, non mi abbandona mai, anzi è addirittura peggiorata quest anno.
Ho avuto episodi di tachicardia e sudorazioni fredde in cui mi sentivo paralizzata e non riuscivo a fare altro che aspettare che passasse.
Generalmente succede più di frequente quando ho esami imminenti o addirittura semplici check con i professori e non riesco ad andarci, mettendo a rischio la mia carriera. Mi sento sempre inadatta, sempre giudicata male, come se fossi nel posto sbagliato, probabilmente perchè la mia tanta insicurezza ha causato dei blocchi anche nello svolgere i compiti assegnati che, puntualmente, tendo a rimandare fino al termine ultimo.
In più si aggiunge la mole di soldi che i miei hanno sborsato per questa "istruzione". E mi sale l'ansia.
Non sono mai riuscita ad integrarmi in questo mondo e mi chiedo se valga la pena continuare a fingere che mi vada bene per poi soffrire internamente. Sono stanca. Ho provato a spiegare come mi sento ma vengo generalmente liquidata con "sei pigra", "sei lenta, datti una svegliata", "questo malessere te lo crei tu perchè stai troppo bene" ecc.
Sinceramente non credo che a qualcuno piaccia sentirsi inutili, pesanti, cupi, con una tonnellata sullo stomaco a schiacciarti, con la testa che scoppia e brucia dai troppi pensieri.
Io cerco di reagire, di migliorarmi, di gestire la faccenda ma è troppo, troppo difficile. Ci ricado sempre e non ce la faccio più. Non voglio che la mia famiglia lo sappia perchè gli causerebbe solo inutile dolore. Vorrei sbrigarmela da sola ma non so più cosa fare.
Non so cosa fare.