Diciamo che esponendo il Suo problema ha già fatto il primo passo. Ora, per continuare il cammino, ci sono diverse possibilità. Innanzi tutto, Le consiglio di parlare del Suo problema con qualcuno di cui si fida, un parente, un insegnante, insomma qualcuno che, anche non avendo una preparazione specifica sull'argomento, possa starLe accanto e sostenerLa. Se il Suo disagio Le crea problemi nello svolgere i compiti quotidiani, ne parli col Suo medico di base, che potrà intanto capire se esso dipende da problemi organici, o escludere tale ipotesi, e poi prescriverLe una terapia farmacologica per tenere a bada i sintomi più disturbanti, ed eventualmente prescriverLe una visita specialistica presso una struttura pubblica. Per adesso non Le suggerisco la psicoterapia individuale perchè può anche darsi che seguendo i consigli prima illustrati riesca già a risolvere il problema. Un ultimo suggerimento: quando ne parla al medico di base, o agli specialisti, non dica subito "ansia", si limiti a descrivere loro le sensazioni che prova, lasci che siano prima loro a valutare di cosa si tratta, per poi eventualmente avanzare le Sue ipotesi.