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ARGOMENTO: Problema terapeuta-paziente

Problema terapeuta-paziente 18/09/2019 10:27 #1

  • Avatar di Anonimi
  • Anonimi
Buongiorno, sono una ragazza di 23 anni e ho iniziato un percorso con una psicoterapeuta circa 2 anni fa dalla quale mi ero rivolta su consiglio, a seguito di una relazione finita male e anche per problemi miei di gelosia e possessività.
Ci ho messo molto tempo a fidarmi di lei e ad aprirmi e per mesi non ci riuscivo e lei mi ha sempre detto che ero molto chiusa, ma col tempo le cose sono migliorate molto.
Finché di recente ho cominciato a stare male e ad avere angoscia tanto che non torno da circa due mesi. Una parte di me vorrebbe tornare perché ho interrotto bruscamente la terapia, ma dall’altra parte sto troppo male e non riesco ad affrontarla. Tutto questo anche perché la terapeuta ha avuto atteggiamenti a mio parere strani e comunque forse non i più giusti per il mio caso. E circa i quali vorrei un parere.
Da un certo momento della terapia ha cambiato atteggiamento completamente, diventando più dolce, affettuosa ecc. Mi ha chiesto tre volte in sedute distanziate nel tempo se mi poteva abbracciare. La prima volta non l’ha fatto dicendo che comprendeva fosse troppo per me. Le altre due volte si(seppur a seguito di argomenti un po’ più dolorosi che abbiamo trattato). Di cui l’ultima siamo rimaste abbracciate parecchi minuti,cioè per una parte della seduta e non si staccava da me (non saprei dire per quanto di preciso) tanto che io ho continuato a parlare mentre mi abbracciava. Io già al termine di quella seduta le dissi che ero un po’ sconvolta da questo e molto imbarazzata.
Da lì sono stata sempre peggio anche perché mi sento sempre più dipendente da lei e glielo ho sempre fatto presente, ma mi da risposte vaghe. Lei dice di avermi abbracciato perché se lo sentiva e dice di non aver riflettuto prima su ciò che stava facendo e non mi da molte altre spiegazioni. Inoltre mi dice cose tipo ci tengo a te e ha detto anche che mi vuole bene. Una volta mi ha detto di avermi risposto ad un messaggio solo perché ero io. E a seguito di una mia contestazione sui suoi comportamenti ha detto che anche in una relazione così ci può essere affetto.
Ciò che peró più mi fa riflettere e mi preoccupa è soprattutto il fatto che mi ha detto che secondo lei soffro un po’ di dipendenza affettiva e questo me lo ha detto prima di tenere tutti questi comportamenti/ parole.
Addirittura io le avevo fatto presente (sempre prima) che la vedevo come una figura che un po’ sostituiva i miei genitori, con cui non ho mai avuto un gran rapporto (lei lo sa bene ne abbiamo parlato ovviamente).
Per cui questi suoi comportamenti temo mi abbiano danneggiato ancora di più, aumentando la mia dipendenza (da lei in questo caso). Ora non riesco più a tornarci e sto molto male anche perché mi sento abbastanza persa e sola. Le ho fatto presente tutto arrabbiandomi un po’ e lei è tornata fredda e sembrava quasi infastidita come se non sapesse come comportarsi o ci fosse rimasta male e io mi sono sentita abbandonata. Dubito per questo che sia in grado di gestire la situazione e non trovo molto corretti questi suoi atteggiamenti soprattutto alla luce del problema che mi ha riscontrato. Non so cosa fare.

Problema terapeuta-paziente 25/09/2019 21:11 #2


  • Messaggi:839 Ringraziamenti ricevuti 17
  • Avatar di Enzo Artale
  • Enzo Artale
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Dando per scontato che tutto ciò che ha esposto nel Suo intervento sia vero (ovviamente non se ne può avere la certezza finchè non si ascolta anche l'altra campana), concordo sulla conclusione che gli atteggiamenti e i comportamenti della terapeuta da Lei descritti possono sembrare strani, ma occorre ricrodare che in psicoterapia esistono, attualmente, centinaia di indirizzi di specializzazione, alcuni dei quali prevedono anche un limitato e controllato contatto fisico tra terapeuta e paziente. Non so quale scuola di specializzazione abbia seguito la Sua terapeuta, probabilmente saperlo contribuirebbe a spiegare il suo comportamento. Ci sono poi terapeuti che violano consapevolmente e volontariamente le regole del proprio indirizzo di specializzazione se lo ritengono utile al paziente, purchè lo sia veramente. Ma al di sopra dei retroscena formativi e delle iniziative personali, sono i risultati a determinare l'efficacia della psicoterapia. Se ha già fatto presente alla terapeuta il Suo disagio di fronte ad alcuni suoi comportamenti, e costei non ha preso provvedimenti rivolti a ridurre tale disagio, evidentemente quella non è la terapeuta che fa per Lei. In teoria, uno psicoterapeuta dovrebbe osservare una condotta neutrale e identica verso tutti i pazienti, in pratica, la psicoterapia è un rapporto tra esseri umani, con tutti i pregi e i difetti che questi comportano. Il fatto che abbia provato, almeno inizialmente, un miglioramento del Suo stato, significa che Lei è sensibile alla psicoterapia, quindi, se trova che Le giovi, Le consiglio di continuare cambiando terapeuta. Per quanto riguarda i dubbi sugli aspetti etici del comportamento della Sua terapeuta, Le consiglio di contattare la sede regionale o provinciale dell'ordine degli psicologi del Suo comune ed esporli al responsabile del comitato etico del consiglio territoriale.
Enzo Artale
Amministratore Servizi Psicologici On Line
www.studiovirtualedipsicologia.com
Ultima modifica: 25/09/2019 21:11 da Enzo Artale.
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