Buongiorno,
mi chiamo Sara, ho 30 anni e sono sposata da un paio di mesi.
Le scrivo in quanto ho bisogno di un parere, di un confronto medico.
Amo molto mio marito, da un po' di tempo stiamo seguendo una terapia
di coppia in quanto a pochi gg dal matrimonio ho scoperto che mio
marito spesso andava su siti di escort, a volte contattandole, a detta
sua senza nessun incontro successivo.
Ci siamo rivolte ad una dottoressa, una psicologa, che ci ha spiegato
che il suo è stato un modo per evadere da un disagio nei miei
riguardi, un modo disfunzionale per rispondere alla rabbia nei miei
confronti, legata a piccole forme di repressione che secondo lui ho
esercitato nei 3 anni di convivenza insieme.
Da lì abbiamo iniziato un percorso fondato sulla comunicazione e
conoscenza di noi stessi.
Ancora però non abbiamo affrontato un tema che credo sia molto
importante e mi fa soffrire molto... Dottore, ogni qual volta mio
marito rivolge uno sguardo ad una donna per la strada o altrove scatta
in me un senso di gelosia fortissimo, la mia autostima si abbassa
notevolmente e provo rabbia perchè interpreto questo suo gesto come
una mancanza nei miei riguardi. So che tutto questo è sbaliato (la mia
reazione) , probabilmente è legato alla mia insicurezza, al mio senso
del "controllo" eccessivo o al mio senso di inferiorità (mio marito è
un bell'uomo e sebbene anche io abbia conferme sulla mia fisicità
questo sembra non bastare)
Sono una persona che in passato ha sofferto di depressione a seguito
di un esame universitario che non sono riuscita a "controllare", a
gestire secondo i miei schemi. Inoltre ho avuto un'educazione
abbastanza rigida e mio padre mi ha sempre svalutato e mai
valorizzato. Da allora mi sn resa conto di quato fosse rilevante
questo aspetto in me. Per la strada non sono serena se so che a breve
si avvicinerà una donna e che mio marito la noterà, poggiando i suoi
occhi su di lei.
So che questo è deleterio per me e per il mio matrimonio.
Secondo il suo parere è una questione di scarsa autostima? Quanto è
possibile lavorare su me stessa ? Cosa deve avere un percorso
psicologico per rivelarsi efficace nel tempo e non svanire nei suoi effetti (la vecchia dottoressa che mi ha curato la depressione ha già lavorato sulla mia autostima scarsa)? Mi può dare un suo parere, se
possibile?
La ringrazio infinitamente e saluto cordialmente