Buongiorno,
racconterò la mia storia in modo sintetico ma cercherò di farmi capire al meglio.
Circa due anni fa ho detto a mio marito (13 anni e mezzo che stiamo insieme) che non sentivo di amarlo più e ho cominciato a non provare nulla fisicamente quando facevamo l'amore. Lui ha cominciato a farsi la sua vita uscendo e andando a ballare ma facendo il marito e il papà come sempre. Per circa un anno la cosa è andata avanti e nonostante mi desse fastidio io non gli ho mai dimostrato gelosia.
Un anno fa, con la sua intenzione di fare la PROVA della separazione, mi sono comprata una casetta, e forse allora ho cominciato a risvegliarmi e a capire quanto stavo perdendo: mio marito l'uomo che amo immensamente e che ho cominciato di nuovo ad amare fisicamente, che mi fa battere il cuore e mi fa ingelosire, sono pazza di lui e vorrei invecchiare con lui. Ho cercato di oppormi a questa prova ma niente. Lui dice che è cambiato e non sa se gli basta più la famiglia e cosa prova per me. Vuole provare a stare da solo senza le comodità che gli offro e senza di me.
E così due giorni fa sono andata a vivere da sola, il bambino sta un po' con entrambi. il prossimo weekend staremo tutti e tre insieme. Ma mi chiedo: servirà questa prova, dove ci porterà? O dovrei staccare completamente da lui, non vederlo e non sentirlo fino a quando non si sarà chiarito le idee? E quanto tempo devo concedergli?
Sono disperata perchè nel mio passato le pause di riflessione mi hanno sempre portato alla rottura.
datemi dei consigli su come affrontare tutto questo.
Grazie mille

In effetti statisticamente le "pause di riflessione" si risolvono di solito con una rottura, ma è anche vero che ciò accade nella maggior parte dei casi quando è la donna a chiederle. Mi pare di capire che tutto sia cominciato con una Sua comunicazione riguardante una sopravvenuta freddezza nei confronti di lui, quindi, anche in questo caso l'iniziativa dovrebbe partire da Lei, comunicando chiaramente a Suo marito le attuali intenzioni. In queste cose non ci sono tempi precisi, e difficilmente ciò che si pensa viene detto chiaramente. Il mio consiglio è di approfittare intanto dei momenti di riunione della famiglia, non sprecandoli in preoccupazioni, soprattutto per il bene dei figli piccoli. Si potrà poi regolare in base alle reazioni di Suo marito durante queste riunioni e dopo che gli avrà detto che ha intenzione di ricostruire la vostra famiglia.

gentile utente,
il consiglio che vorrei darle è: giochi a carte scoperte. nel momento in cui lei ha comunicato a suo marito di sentirsi in "crisi" si è messo in moto un processo che non si può più fermare. Lei che idea sè fatta rispetto ai pensieri e ai sentimenti di suo marito? avete avuto un dialogo aperto sulla vostra situazione? i momenti più difficili da superare sono spesso proprio quelli di transizione, in cui le cose rimangono per un certo periodo di tempo indefinite e incerte. quando e come definire la situazione dipende solo da voi due.
in bocca al lupo per tutto
un caro saluto
dr.ssa scipioni, roma

Il fatto è che io ho giocato a carte scoperte e in tutto il 2011 ho provato a riconquistarlo e gli ho dimostrato quanto lo amo. Lui con me sta benissimo ma deve capire se la vita che vuole è quella della famiglia con me o una vita più libertina o forse con qualcun'altra.
E' molto confuso e io, ormai che siamo in case separate, non so come "tirare acqua al mio mulino". Non so se concedergli di dormire insieme e di fare sesso come lui vorrebbe nei fine settimana o se troncare fino a quando non si sarà chiario le idee, in modo che possa sentire la mia mancanza e si possa delucidare i pensieri.
La ragione mi dice di seguire la seconda strada ma non è facile. E se poi lo allontano definitivamente?

a questo punto la cosa principale che lei deve decidere è: vuole essere l'autrice del suo destino e della sua vita o vuole esserne una spettatrice passiva? in pratica deve scegliere se comportarsi nel modo che più le sembra giusto e spontaneo, affrontando eventuali conseguenze che ad oggi sono imprevedibili perché attengono alla volontà di un'altra persona (suo marito), oppure se agire d'astuzia e tentare una tattica di riavvicinamento, qualsiasi essa sia, che però presuppone un risultato altrettanto incerto, per lo stesso motivo di cui sopra. In generale fare delle scelte richeide molto coraggio, spesso le variabili in gioco sono innumerevoli e prevedere un esito è quasi impossibile, senza dimenticarsi poi del caso e dell'imprevedibile che si lega a fattori esterni e che nelle vicende umane è sempre in certa misura presente.
spero che nel frattempo si sia mosso qualcosa.