Non credo che il problema sia Lei o Suo figlio, certe madri troverebbero difetti anche alla Madonna. Lei ha la colpa di averle portato via il figlio, imperdonabile. Mi pare di capire, tra l'altro, che il suocero sia assente o quanto meno defilato, e il Suo ragazzo sia figlio unico, il che aumenterebbe "l'accanimento" della madre nel tentativo di mantenere la sua e le vostre vite sotto stretto controllo. I tentativi di imitarla sono indicativi. Si trattava probabilmente di cercare di raggiungere due scopi, il primo era quello di dimostrarLe che poteva essere come Lei, somigliarLe, quindi, in pratica, che Lei non era insostituibile per il figlio, perchè lei poteva prendere il Suo posto anche dal punto di vista dell'aspetto fisico, il secondo era simile al primo, ma come messaggio indirizzato al figlio. In casi simili la prima cosa da evitare sarebbe condividere l'abitazione con i genitori del compagno/coniuge. Se ciò fosse inevitabile, la soluzione del problema dovrebbe trovarsi tutta all'interno delle dinamiche familiari. Un ruolo di fondamentale importanza è quello svolto dal Suo ragazzo, è lui l'ago della bilancia. Dovrebbe essere soprattutto lui a farsi carico di frenare sua madre, ragionandoci, anche se ci ha già provato, riprovarci. Mi pare di capire che si trova in una condizione di relativa soggezione nei confronti della madre, invece dovrebbe farle capire, in modo gentile ma fermo, che il capo famiglia è lui. Ovviamente la madre rifiuterebbe un ruolo che non la vedesse come dominatrice della situazione, ci si dovrebbe abituare lentamente, ma credo che, nell'impossibilità di separare fisicamente le vostre esistenze, al momento questa sia l'unica soluzione. Provi a far capire al Suo ragazzo che è ora di smettere di essere ancora solo il figlio di sua madre ma un uomo con una sua famiglia alla quale pensare prima di tutto.