Francamente, psicologia a parte, non penso che Lei sia un mostro. Come sempre, come in tutto, come per tutti, in giro c'è sia di peggio che di meglio. Il blocco a pochi esami dalla laurea è un classico. La vita dopo tale traguardo fa paura, bisogna diventare grandi e non ci sono più giustificazioni, è la "linea d'ombra" dei ragazzi occidentali moderni. Restringendo il discorso a un ambito più diagnostico, credo che in Lei si stia sviluppando un disturbo dell'umore di tipo depressivo. Trovo corretta la Sua intuizione di rivolgersi a uno specialista, se ne ha la possibilità. Il primo colloquio e l'ultimo sono sempre i più difficili. Probabilmente, più o meno inconsciamente, pensa che cominciare una terapia sia il passo oltre il quale potrà essere considerata ufficialmente "pazza". Ovviamente non è così. Se il colloquio telefonico La inibisce, trovi uno specialista disposto a cominciare i colloqui con un mezzo meno intimo, magari in chat o via email, in modo da poterli continuare, eventualmente, in presenza, quando se la sentirà. Cominci prima possibile, ha 26 anni, non è troppo tardi, non lo è mai, i genitori e gli psicologi possono sbagliare, la saggezza popolare no.