Ricevo sempre più frequentemente e-mail da parte di utenti, ma anche laureandi e dottorandi che stanno preparando tesi sull'argomento, nelle quali mi si pongono alcune fondamentali domande sulla psicoterapia on line. Di solito il tenore delle interrogazioni è più o meno:
Ma la psicoterapia on line si può fare? E per quali disturbi e più efficace? Quanto dura? Quanto costa? Ci sono regole come nella psicoterapia tradizionale? Ecc.
Orbene, se da un lato mi pare chiaro il crescente interesse verso la materia, ci sono alcuni punti fermi che bisogna tenere a mente e che spesso non sono facili da far comprendere a chi pone tali domande. So perfettamente che ci sono colleghi che pubblicizzano ed effettuano psicoterapia on line, ma so altrettanto perfettamente che lo fanno in contravvenzione alle linee guida sulle prestazioni professionali a distanza emanate dal CNOP qualche anno fa. Qualcuno dirà: "Vabbè, siamo in italia..." Ed ha ragione, ma vale la pena ricordare che in tale documento viene espressamente consentita a distanza la sola attività di consulenza psicologica (che del resto il sottoscritto effettua da anni), vietando altrettanto espressamente le attività di psicodiagnosi e di psicoterapia on line. Mi risulta che l'ordine regionale del Lazio vieti ancora ai suoi iscritti anche le consulenze. Ovviamente se qualche collega è in possesso di documenti che smentiscano tali affermazioni è invitato a pubblicarli in questo spazio o a inviarli agli amministratori del sito in via privata. Ma nel frattempo, la risposta che sono tenuto a dare alle domande sopra citate non può prescindere dalle informazioni di cui sono in possesso. Resto in attesa di eventuali delucidazioni/aggiornamenti/smentite. Buon lavoro (a distanza e in presenza) a tutti.