Cara Utente,
la sua reazione no, non è spropositata, come mai potrebbe esserlo?
Quello che ha perso non è solo il suo compagno di vita ma è la vita con lui, tutto ciò che rappresentava, i sogni, i progetti, le aspettative, le necessità, le parole e il contatto fisico.
Non penso ci possa essere un tempo per tutto ciò, non penso che ci possa essere qualcuno che le possa dire come affrontare il suo dolore. Umilmente quello che sento dalle sue parole è la presenza di un forte muro che lei ha costruito per superare questo momento, una reazione che reputo normale.
Le chiederei invece di provare ad abbattere questo muro: ascolti il suo dolore, lo senta, è giusto sentirlo, è giusto sentirsi persa. Lo ascolti per affrontarlo e per uscirne più forte di prima.
Ricomincerà a vivere, questa è una banalità me ne rendo conto ma è quello che accadrà, ricomincerà a vivere tenendo sempre accanto questa esperienza e questo dolore, nessuno glielo toglierà.
Da professionista le consiglierei comunque di valutare l'ipotesi di cercare nella sua città un gruppo di auto-mutuo aiuto per poter condividere il suo dolore e per poter scoprire che non è sola.
Un caro saluto,

Dott.ssa Valentina Mossa
www.valentinamossa.com
www.facebook.com/dottoressavalentinamossa

Grazie per la risposta anche se, a dire il vero, avrei preferito ricevere parole meno da manuale, mi passi il termine.
Tempo al tempo. Già.

Tre mesi non sono un periodo troppo lungo per elaborare un lutto verso una persona con la quale si è condiviso circa un terzo della propria vita e, soprattutto, con la quale si sperava di passare anche il resto. Credo sia questo il motivo del dolore, oltre alla perdita, già in sè importante, che basta da sola a causare uno stato depressivo, quanto la rabbia di non avere più quello che si riteneva un punto fermo sul quale costruire il resto della Sua vita e la paura di non trovarne un altro. Tutti i lutti possono essere elaborati, ma non ce ne sono due uguali in tutto il mondo. Se dovesse passare ancora qualche altro mese senza un alleviamento del dolore che prova adesso, Le consiglio di rivolgersi a un professionista in presenza, nel frattempo, cerchi di circondarsi il più possibile di persone cui vuole bene e che La ricambiano.

Ciao a tutti, ho trovato questo sito facendo alcune ricerche in rete e, seppur non me ho ben chiaro il funzionamento, ho deciso di inserire questa mia domanda sul forum.
Ho 33 anni ed ho subito un lutto da poco più di tre mesi, ho perso il compagno di vita con cui convivevo da più di un decennio e mi sento tremendamente persa. Sto male ogni momento della giornata e della notte in quanto fatico ad addormentarmi e a volte passo l' intera notte sveglia. Ho avuto inizialmente problemi col cibo (che rifiutavo) ma adesso mangio quasi regolarmente. Alterno momenti tranquilli con un dolore latente a momenti in cui le lacrime, i singhiozzi e la disperazione si impadroniscono di me. Ho perennemente mal di testa e, molto spesso, mal di stomaco.
Premetto che sono sempre stata una persona forte, raramente piangevo prima di questo accadimento ma ora non riesco a controllarmi. Conosco le fasi del lutto, quel che vorrei è capire se quello che sto vivendo è spropositato come reazione e cosa posso fare.
Quel che sento è di aver perso tutto e ogni pensiero di ritorno alla vita, non includendo più il mio compagno, mi fa stare male tanto di aver desiderato di raggiungerlo. A volte cerco di muovere un passo avanti ma nello stesso momento in cui mi fermo a pensare mi sento persa e la sua mancanza diventa dolore lacerante. Aiutatemi se potete. Grazie