Ciao Shannon!
Anche io ho inviato un'email ad Enzo Artale per indicargli l'indirizzo mail su cui può inviare il tuo contatto, sembra proprio che finalmente la conversazione cambierà presto sede!
Ad ogni modo... nell'attesa ti assegno l'esercizio Mindfulness più basilare del mondo, sicuramente ne avrai già sentito parlare... è un esercizio di respirazione. Consiste nel sedersi/coricarsi in una posizione comoda, chiudere gli occhi e concentrarsi sul flusso del proprio respiro, nel punto in cui riesci a sentirlo meglio (nelle narici, nella pancia, nel petto, dove vuoi!). La mente prima o poi si distrarrà e subentrerà un pensiero, il tuo compito è, quando te ne accorgi, quello di tornare dolcemente a dedicare la tua attenzione al respiro. Non è facile da spiegare così su due piedi, comunque ci sono video che ti insegnano a farlo! Tieni a mente che questi esercizi non danno benessere immediato, la loro efficacia è frutto di una pratica costante (va fatto ogni giorno!) A presto Shannon! Spero che il prossimo scambio di messaggi avvenga per mail privata. Ciaooo!

Ho chiesto via mail ad Enzo Artale se può inoltrare il mio recapito mail alla persona con la quale mi sto scrivendo in questa discussione. Con questo messaggio, intendo prestare il mio consenso al trasferimento di suddetta informazione, dato che si tratta di dati personali.
Grazie molte.

Ciao fanciulla! Non sono sparita, eh!
Ho provato a scrivere ad Enzo Artale. Ora vedo se accettare questa cosa o scambiare direttamente qui un indirizzo mail with you (if you want) o valutare altre soluzioni (quali?! Chat?! Arrivederci su un dato forum?!)

No, il passato non si può cancellare, però si possono rielaborare i ricordi (mamma mia sembro una psico! ) e trovare modi più sani di vivere, ad esempio a livello di autostima. E' vero anche quel che dici tu sul cambiare i modi di pensare disfunzionali. (Ed ora sono davvero una psico!! )

Sul fatto che, con gli anni, i traumi passeranno, se non erro, c'è chi dice che col tempo è più facile marcire che maturare...

Comunque vorrei una cosa per risolvere il problema subito o almeno ridimensionarlo.

Un consiglio veloce di mindfulness per una neofita?! Thanks. Ciao, fanciullina

@EnzoArtale... Grazie mille! La contatterò quanto prima allora!
@Shannon... Riguardo a quello che hai scritto nell'ultima parte della mail, penso sia una bella osservazione, e hai i tuoi buoni motivi per pensarla così. Quanto a me, il percorso che sto facendo mi ha indirizzata verso un'altra opinione. Credo che inconscio o non inconscio non si possa cancellare quello che ci è successo in passato. Se ne può parlare, capire cosa ci abbia fatto del male e cosa meno, ma in definitiva non sarà mai possibile tornare indietro e cancellare quello che è stato. Certo è che certi avvenimenti ci cambiano e cambiano conseguentemente il nostro modo di pensare e i nostri schemi di ragionamento. Ritengo che a prescindere da quello che è stato, ripristinare il nostro modo di pensare possa essere davvero risolutivo. Nel frattempo gli anni passeranno, e pian piano i traumi che ci hanno condannato al disturbo perderanno il loro potere. Curare un sintomo non significa occuparsi specificatamente di esso ma, come ho detto, modificare anche un approccio sbagliato alla vita, in questo caso quello tipico della mente ossessiva. Questa è la mia umile opinione, e l'ho maturata solo in virtù di questo mio percorso. Non è un dogma nè un postulato, semplicemente è l'idea che mi sono fatta a riguardo. Magari segui anche tu il consiglio di Enzo Artale, così potremmo approfondire la questione! Ciao!!

Chiedo perdono per l'intromissione, ma credo di avere una soluzione interessante al problema della comunicazione asincrona tramite forum pubblico. Se almeno due delle persone coinvolte in questa discussione, possibilmente le due finora più attive, mi contatteranno tramite l'apposito modulo della sezione "contatti", proporrò loro un'alternativa sperimentale a questo forum, che comprende sia la chat line, sia la messaggistica privata e, probabilmente, la videoconferenza, il tutto a costo zero. Non posso fornire ulteriori dettagli in questa sede, potrò spiegare tutto solo in privato via e-mail. Contattandomi come sopra descritto non attiverete automaticamente la proposta che intendo farvi, ma potremo in questo modo stabilire un canale attraverso il quale scambiare le informazioni necessarie, dopodichè sarete libere di decidere se accettare o meno.

Grazie "Anonimi"
Secondo me i prezzi non cambiano tra psichiatra e psicoterapeuta. Cioè dipende da persona a persona. Comunque, su quello psicoterapeuta cognitivo comportamentale a 90 euro devo dire anche che è "famoso", non giovane, magari è anche bravo, però son sempre 90 euro, porca miseria!! Eventualmente, il prezzo si riduce se si fa terapia via skype.
Sì, in certi casi sì, però se i tuoi problemi derivano, ad esempio, dal fatto che non hai espresso qualcosa di te o dal fatto di non aver superato qualcosa a livello inconscio, cambiare i ragionamenti forse non serve. Ciao!

Dunque, quando ho parlato di psichiatra piuttosto che di psicoterapeuta volevo semplicemente rifarmi all'idea che solitamente il primo è più caro del secondo (o almeno, questa è l'idea che mi sono fatta secondo la mia esperienza personale, dal momento che mi ero informata anche sulla possibilità di intraprendere una cura farmacologica e avevo contattato degli psichiatra. Ad ogni modo era un'osservazione del tutto indicativa, logico che non sempre uno psichiatra risulti più caro dello psicologo, dipende da tanti fattori!
Ad ogni modo, condivido la tua riflessione: ogni approccio psicoterapeutico ha una diversa idea circa le cause del disturbo. Il fatto però, è che nel caso della tcc non ci si concentra tanto sulle cause, e quindi su come i pensieri si siano formati e fortificati, ma su come modificare lo schema di pensiero deleterio attuale e riportarlo ad una dimensione funzionale, discorso che non può invece essere fatto per la psicoanalitica, ad esempio. E' per questo secondo me che la tcc risulta particolarmente efficace. A mio parere il doc è una grande battaglia che però non ha finalità distruttive, è venuto per una ragione, per insegnarci qualcosa che non appena avremo imparato ci renderà persone migliori. Il doc è solo la punta dell'iceberg, il segnale che è arrivato il momento di lavorare su noi stessi e cambiare qualcosa. Credo che il motivo per cui sto traendo vantaggio sia dalla cura sia dai miei studi circa il disturbo sia il fatto che occuparmi del mio sintomo mi costringa in un qualche modo a correggere schemi di ragionamento che ho sempre avuto e che si sono dimostrati essere la mia rovina. Ho capito più cose di me in questi tre mesi che durante l'intero arco della mia vita.
Ad ogni modo, va benissimo!! Posso crearmi una nuova mail anche io così potrem continuare il nostro discorso in maniera più comoda!
Buona Pasqua, Shannon!!

Grazie per la gentile condivisione. Beh, diciamo che non si può definire professionale una che dà la possibilità di non fare la fattura ma questo avviene anche in altri campi, siamo in Italia purtroppo… Direi che 60 non è molto, comunque. Perché, secondo te una seduta psichiatrica in cosa differisce?! In realtà, sia lo psichiatra che lo psicoterapeuta sono abilitati all’esercizio della professione di psicoterapeuta ma lo psichiatra non ha l’obbligo di frequentare la scuola di formazione!! Poi certo solo lo psichiatra è un medico e può dare dunque farmaci.
Però ci sono dei motivi per cui ci sono venuti questi pensieri. Forse secondo la tcc è solo per il fatto che abbiamo dato loro retta e quindi sono aumentati, secondo la psicodinamica invece rappresentano un disagio interiore, es. “mi lavo perché mi sento sporca”. Questa classificazione è una mia ipotesi.
Sì, potremmo scambiarci le mail, qui i messaggi privati non esistono. Ma chi ha voglia di pubblicarla online?! Magari me ne posso fare una nuova, comunque. Ciao e buone feste.

P.S: Non c'è un altro modo per continuare a confrontarci? Il botta e risposta su questo blog comincia a diventare un po' scomodo! Nel frattempo buona serata

Dunque, rispondo subito alla tua domanda in modo da non dimenticarmi: diciamo che le fatture vengono fatte saltuariamente, ci siamo accordate di non farle proprio tutte le volte e io non ho nessun tipo di problema, visto che questa persona è veramente seria e professionale! Il costo è di 60 euro a seduta con fattura o 50 senza fattura... non è il massimo dell'economia, ma se penso che a te hanno chiesto 90 euro per lo stesso approccio terapeutico mi rendo conto che non è poi così terrificante, quei delinquenti ti spillerebbero l'equivalente del costo di una seduta psichiatrica!!
Tornando all'argomento principale, quello che ho scritto nell'ultimo messaggio non è assolutamente quello che ho sentito dire dalla mia psicoterapeuta, sono riflessioni che ho interiorizzato in questi due mesi, frutto sia della terapia stessa ma anche di estenuanti ricerche su internet, documentazioni cartacee e un'accresciuta consapevolezza generale riguardo al disturbo! Sono cose che sto ho intuito provandole intrinsecamente, ecco perchè ci tenevo ad esplicitartele. Sono realmente convinta che sia una questione di consapevolezza... l'obiettivo è raddrizzare una mente che non sa più dirigere il pensiero in maniera produttiva. i nostri sono semplicemente schemi mentali costruiti e rinforzati dal cronicizzarsi del disturbo. Per questo si dice che il doc è un disturbo che si cronicizza: l'energia del pensiero negativo si rinforza sempre di più, finchè perdiamo completamente la capacità di reindirizzarlo verso strade obiettivamente più consone. Non è un discorso che ti faccio sulla base di un determinato tipo di terapia, quel che cerco di fare è avere una visione il più possibile globale del disturbo, perchè è bene sapere prima di tutto cosa sia per riuscire a trovare le giuste strategie di battaglia. Sono arrivata a queste conclusioni proprio perchè in questo periodo sto studiando come meglio posso le caratteristiche di questa situazione. Come dicevi tu, non è il sintomo che va combattuto, perchè esso non è che la manifestazione di un disagio ben più profondo che troverebbe altrimenti altre valvole di sfogo. L'obiettivo della mindfulness, della meditazione generale ma credo anche di ogni approccio psicoterapico ATTIVO nella cura del disturbo è quello di avviarci ad una pratica di accettazione dei pensieri. Accettare i pensieri (cosa più facile a dirsi che a farsi) è la chiave, perchè l'errore più grande è riflettere sul contenuto e non sui meccanismi. Continuiamo a cadere nello stesso errore perchè in fondo crediamo ancora al contenuto delle nostre paure, anche se inconsciamente. Se riuscissimo a cambiare questo aspetto ne saremmo fuori. In realtà ci sono tante altre riflessioni che vorrei esprimerti, e vorrei confrontarmi con te perchè mi sembri davvero sulla mia stessa lunghezza d'onda.